Sull’acqua: conversazioni con Claudia Amatruda

L’incontro che fa parte della rassegna Patterns of Mattering esplorerà un futuro fluido, dove i confini tra umano e non-umano si dissolvono, trasformando il corpo in un teatro di contaminazioni e metamorfosi possibili


ven 27 settembre ore 17:00

Claudia condurrà un talk performativo che esplorerà l’estetica ecologica postumana, ispirandosi ai concetti di Donna Haraway e Astrida Neimanis, e integrando la riflessione sull’importanza dell’acqua per il corpo umano.

Haraway sfida le categorie tradizionali e binarie con la sua idea di unione tra cyborg e umani; Neimanis, invece, ci invita a vedere l’umano come un corpo d’acqua, suggerendo che siamo meno entità isolate e più gorghi oceanici in cui l’acqua gestisce continuamente differenze, complicando le opposizioni tra “siamo tutti uguali” e “siamo tutti diversi”.

L’approccio postumano trasforma il corpo in un teatro di accoglienza per elementi estranei, evidenziando infezioni, contaminazioni e metamorfosi possibili. Il cyborg emerge negli strumenti d’aiuto che, con il deteriorarsi del corpo, diventano per Claudia parte integrante del quotidiano. L’obiettivo del talk è quello di immaginare un futuro fluido, dove i confini tra umano e non-umano si dissolvono, aprendo la strada a una nuova comprensione delle nostre relazioni con la natura e la tecnologia.


Claudia Amatruda è un’artista visuale laureata in Fotografia e Visual Design, vive e lavora a Bologna. Il suo lavoro si concentra sulla rappresentazione del corpo attraverso la fotografia e video installazioni, affrontando tematiche sociali sostenute da ricerche su testi scientifici e letterari.
Nel 2019 pubblica il libro fotografico Naiade, presentato attraverso talk nelle scuole e festival italiani per sensibilizzare sul tema delle malattie invisibili. Dal 2021 ad oggi il suo progetto When you Hear Hoofbeats Think of Horses, not Zebras viene esposto in festival e gallerie d’arte tra cui: FORMAT23 Festival, Derby; Haute Photographie, Rotterdam; Athens Photo Festival, Atene; Pananti Atelier, Milano; Mesnographies, Les Mesnuls; PhotoVogue Festival, Milano. Nel 2022 vince la Menzione Speciale per la sezione Fotografia Emergente del Premio Francesco Fabbri. Secondo Il Giornale dell’Arte è tra i 30 artisti under 30 del 2023 e ha prodotto opere NFT durante una residenza artistica di PhotoVogue x Voice.com. Nel 2024 ha esposto il suo progetto Good Use of My Bad Health al Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia, ed è stata selezionata per una residenza artistica e una mostra personale all’Istituto Italiano di Cultura a Stoccolma nell’aprile 2025.


Parsec è un collettivo di ricerca che si occupa di arte contemporanea e pensiero critico, organizzando diverse attività ed eventi come residenze artistiche, mostre, festival, programmi di educazione non formale e consulenze per lo sviluppo di progetti artistici.

Il collettivo è composto da nove ragazze under 35, accomunate dal desiderio di creare a Bologna uno spazio di ricerca artistica e di lavoro condiviso, in cui riflettere sul ruolo sociale dell’arte nell’immaginario contemporaneo. Parsec promuove discussioni e confronti mediante un approccio trasversale e multidisciplinare.

data
27/09/2024
orario
17:00
costo biglietto
gratuito