Patterns of mattering

Patterns of mattering è una rassegna di incontri organizzata da Parsec durante le diverse settimane di inaugurazione di serra madre. Il titolo, tratto dagli scritti della fisica Karen Barad, si riferisce alle diverse configurazioni che può assumere la materia, ma in italiano potrebbe anche essere tradotto come “configurazioni di ciò che è importante”. Esso è ispirato dalla teoria del realismo agenziale di Barad, introdotta nel 2007 nel libro Meeting the Universe Halfway: Quantum Physics and the Entanglement of Matter and Meaning.

Karen Barad, fisica e filosofa contemporanea, rilegge la teoria quantistica di Bohr formulando il suo realismo agenziale e offrendo un’interpretazione ecologica e femminista della principale teoria fisica contemporanea. Il pensiero di Barad condivide molti punti con il realismo speculativo, secondo cui la realtà non è composta da soggetti e oggetti distinti, ma dalle relazioni tra oggetti posti sullo stesso piano. Queste relazioni orizzontali formano i fenomeni materiali che osserviamo. Barad scrive: 

“L’ontologia relazionale è la base del mio pensiero performativo postumanista sui corpi materiali (sia umani che non). Questo rifiuta l’ossessione rappresentazionalista per le parole e le cose e per le problematiche relative alla natura del loro rapporto, sostenendo invece una relazionalità tra specifiche (ri)configurazioni materiali del mondo attraverso cui limiti, proprietà e significati sono differentemente interpretati (cioè le pratiche discorsive, nel mio senso postumanista del termine), oltre che specifici fenomeni materiali (cioè differenziare i patterns of mattering)”

Patterns of mattering consiste in tre incontri di un’ora ciascuno, previsti in tre diverse giornate, volti ad approfondire alcuni dei temi principali emersi dal lavoro degli artisti e delle artiste coinvolte per l’apertura di Serra Madre. La prospettiva adottata è decentralizzata e intersezionale, suggerendo la complessità delle relazioni interne al pensiero ecologico. Gli eventi si terranno venerdì 13 settembre, sabato 21 settembre e venerdì 27 settembre, come momento finale di ciascuna delle prime tre settimane di apertura.

I tre incontri consisteranno in conversazioni informali con diversi ospiti, durante le quali verranno affrontate le varie tematiche proposte, invitando il pubblico a partecipare attivamente con domande e riflessioni. Gli incontri mirano a favorire l’interazione tra i partecipanti, creando uno spazio accogliente per il dialogo e approfondendo le diverse sfaccettature del pensiero ecologico e dell’estetica ecologica contemporanea.

Parsec è un collettivo di ricerca che si occupa di arte contemporanea e pensiero critico, organizzando diverse attività ed eventi come residenze artistiche, mostre, festival, programmi di educazione non formale e consulenze per lo sviluppo di progetti artistici.

Il collettivo è composto da nove ragazze under 35, accomunate dal desiderio di creare a Bologna uno spazio di ricerca artistica e di lavoro condiviso, in cui riflettere sul ruolo sociale dell’arte nell’immaginario contemporaneo. Parsec promuove discussioni e confronti mediante un approccio trasversale e multidisciplinare.

Parsec è costituito come associazione di promozione sociale, fondata nel 2020. Nello stesso anno, apre uno spazio in Via del Porto 48 c/d a Bologna, nel cuore della Manifattura delle Arti, che comprende una zona espositiva, un’area di consultazione, una sezione laboratoriale con camera oscura e uno studio riservato alle residenze.
Per la realizzazione dei suoi progetti, Parsec collabora con realtà locali, nazionali e internazionali, facendo dell’apertura, della creazione di reti, dell’inclusione e della diversità i valori fondamentali per lo sviluppo della propria attività culturale e sociale.